Una giornata alla Biennale Arte 2022 di Venezia

Sicuramente è l’esposizione Internazionale d’Arte più suggestiva al mondo dove le  installazioni gli spazi che le accolgono e l’ambiente urbano circostante sono parte integrante delle realizzazioni artistiche.

Curata da Cecilia Alemani,  la Mostra si articola  tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, include 213 artiste e artisti provenienti da 58 nazioni. Sono 26 le artiste e gli artisti italiani, 180 le prime partecipazioni nella Mostra Internazionale, 1433 le opere e gli oggetti esposti, 80 le nuove produzioni.

Il clou dell’ esposizione è stata la mostra “Il latte dei sogni”,  dal  titolo da un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011) artista surrealista, che descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. Qui le installazioni  descrivono un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano.    

Numerose le mostre tematiche a corollario de  “il latte dei sogni” realizzate in svariati luoghi della città.

Gurda il fotoracconto di Davis Cussotto, per ingrandire le immagini clicca sulla prima e poi socrri con la freccia sul lato dell’immagine.

 

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
Share

Venezia è bellissima, anche nel dramma dell’acqua alta

“La Laguna che diventa tutt’uno con le case. Da quando sono a Venezia non ho mai visto Campo San Maurizio così allagato come oggi. Mi ha emozionato vedere in giro per la città molti ragazzi a raccogliere rifiuti galleggianti ed aiutare gli abitanti, i proprietari di esercizi commerciali”.
Questo il commento di Paride Zappavigna autore degli scatti del fotoracconto che vi proponiamo all’indomani dell’emergenza acqua alta a Venezia.

Scatti che confermano la magia di questa città che, anche in una situazione drammatica, diventa per gli occhi “un capolavoro”.

Scatti che raccontano la “quotidianità” di una emergenza ma anche come l’emergenza, grazie ai media, è diventata lei stessa attrazione turistica confermando la vera questione della città lagunare: da una parte una città che deve vivere e convivere con il suo (precario) equilibrio naturale, tra cui le maree, e dall’altra i quasi 30 milioni di visitatori all’anno che ne fanno un’altra marea difficile da gestire e contemporaneamente una risorsa economica.

 

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
Share

Le mani di Quinn, che “sorreggono” Venezia

Escono dal Canal Grande per sorreggere, idealmente, Ca’ Sagredo; e l’effetto è decisamente realistico. E’ questa l’opera di Lorenzo Quinn -artista italiano (nato a Roma) figlio dell’attore hollywoodiano Anthony Quinn e della seconda moglie, la costumista veneziana Iolanda Addolori – inaugurata venerdì 12 maggio a Venezia in occasione dell’apertura della Biennale

L’interessante progetto artistico (un’installazione tra gli 8 e i 9 metri di altezza dal titolo “Support”) emerge dall’acqua in Canal Grande nell’area di Rialto, tra la Ca’ D’Oro e Campo Santa Sofia.

“La scultura –si legge nel comunicato stampa- segna l’evoluzione artistica di Quinn e la sua sperimentazione con nuovi materiali e nuove prospettive orientate a trasmettere la sua passione per i valori eterni e le emozioni autentiche. Esempio di un’arte armonica ed equilibrata, è stata concepita per rappresentare le più recenti riflessioni dell’artista sulle problematiche ambientali e sulle variazioni del clima che oggi la nostra società si trova ad affrontare”.

L’installazione sarà visibile al pubblico fino al 26 novembre; per tutto il periodo dell’esposizione all’interno dell’Hotel Ca’ Sagredo saranno in mostra alcune versioni di altre opere di Lorenzo Quinn.

 

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
Share