Guerre Stellari, la mostra. Ma non chiamateli “giochi”

Si titola “Guerre Stellari Play” la mostra che dal 9 al 16 luglio –Magazzini del Cotone di Genova- ripercorre la saga “che ha appassionato tre generazioni” attraverso le riproduzioni Hasbro.

La mostra, già proposta a Roma, offre la possibilità di ammirare una raccolta di modellini, action figure, manifesti, costumi, caschi e libri; il curatore, Fabrizio Modina, racconta l’evoluzione di tutto il merchandising legato alla serie di film che ha fatto la storia della fantascienza cinematografica.

Oltre 1.000 i pezzi, vere opere d’arte, in mostra tre cui le riproduzioni in scala naturale di Darth Vader, degli Stormtrooper e del maestro Yoda.

Il percorso si sviluppa su due piani, un audioguida, compresa nel biglietto di ingresso (13 euro, ridotto 11euro), racconta le varie ambientazioni proposte ed i segreti delle collezioni esposte. La mostra è anche (minimante) interattiva, i visitatori possono riprodurre alcuni disegni, ricalcando quelli originali su carta velina, o scoprire, inserendo il proprio nome e cognome su uno schermo, quale sarebbe il proprio ruolo nella saga.

La mostra ha anche finalità formative: gli scenari e i paesaggi più famosi fanno da spunto per parlare di galassie, stelle e sistemi solari, un percorso è anche pensato per conoscere le esplorazioni spaziali umane dai primi voli orbitali sino agli allunaggi.

Questo il nostro fotoracconto (per ingrandire le immagini cliccare sulla prima e poi proseguire utilizzando le freccia)

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Torino molla solo nel finale, vince l’Olimpia

Una Fiat Torino grintosa e pronta a giocarsela alla pari della prima della classe non è bastata per battere una Armani un po’ incerottata. Per il Torino l’assenza di DJ White si fa sentire, anche se è la serata di Mazzola, mentre dall’altra parte Sanders, Pascolo e McLean fanno la differenza. Da sottolineare come per alcuni minuti l’Armani ha schierato, insieme in quintetto, i suoi italiani Pascolo, Fontecchio, Abass e Cinciarini ed in un campionato monopolizzato dagli stranieri è sempre una buona notizia.

Una serata, in un Forum con molte zone vuote, che comincia con la celebrazione della vittoria della Coppa Italia con tanto di coreografia e discorso di Capitan Cinciarini interrotto molte volte dagli, inopportuni, fischi dei tifosi del Torino.

Partita combattuta fino a 2 minuti dalla fine quando Torino, sempre a ridosso del Milano e qualche volta anche davanti, butta via sotto canestro due possessi e si fa infilare in contropiede. Alla fine la differenza l’hanno fatta la precisione, peraltro neppure sbalorditiva, del Milano al tiro da tre e gli errori di Torino sotto canestro, anche se ai piemontesi va dato il merito di aver giocato il basket migliore.
(per visualizzare meglio le immagini, clicca sulla prima foto e scorri la sequenza)

 

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Immagini di vitalità per le vie di Tunisi

Una giovane Tunisi vive all’aperto, fino a tarda notte, nell’aria mite di una giornata di novembre. I caffè e i ristoranti da strada sono animati e chiassosi. Verso il tramonto, per una dozzina di minuti, i passeri tra i rami degli alberi di Avenue Bourghiba coprono ogni altro rumore con il loro intenso vociare. Il frastuono cessa improvvisamente, e dopo qualche istante il silenzio viene subito riempito dal brusio dei clienti dei bar intenti a sorseggiare caffè o the alla menta al termine della giornata di lavoro.

Nei suk della Medina così come nei negozi che espongono le merci all’aperto nel quartiere coloniale Francese sono spariti quasi completamente i turisti.

Alla rivoluzione del 14 gennaio 2011, mi racconta un taxista in perfetto italiano, sono seguiti momenti difficili . Gli attentati al museo del Bardo e alla spiaggia di Sousse, con la morte di numerosi turisti hanno cancellato il paese dalle rotte delle crociere contribuendo a mettere in ginocchio l’economia Tunisina.

Le foto che vedi le ho scattate con un Nikon 5500 con focale 28 mm . Ripresa con la tecnica del jib arm secondo Glenn Capers.

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