Il rapper VillaBanks chiude Asti Musica

Chiusura “giovane” per l’edizione 2024 di Asti Musica grazie VillaBanks, il talentuoso rapper che ha letteralmente smosso i fan che hanno ballato e cantato per tutto il concerto.

La serata è iniziata con l’opening act di El Matador e del trapper torinese Deza Jr, che hanno riscaldato il pubblico prima dell’ingresso di VillaBanks, che ha eseguito le sue hit che hanno riscosso un enorme successo di streaming.

Sotto il fotoracconto di Jacopo Tiraboschi. Per vedere le immagini ingrandite, cliccate sulla prima e scorrete con la freccia a lato.

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In tremila per Gigi D’Alessio ad Asti Musica

Di fronte alla statua di Vittorio Alfieri, nella piazza a lui dedicata, Gigi D’Alessio ha dato il via alla kermesse musicale di Asti Musica.

Dopo l’apertura del suo tour “Outdoor 2024” a Palermo, il cantautore e musicista napoletano ha fatto tappa ad Asti abbracciato dal pubblico che hanno cantato con lui i suoi successi  “Miele”, “Il cammino dell’età”, “Quanti amori”, “Non dirgli mai” e “Mon amour” e brani dal nuovo album, tra questi “Senza tuccà”, in cui canta con Georlier, e “Fra”.

Gigi D’Alessio, dal palco, ha espresso l’orgoglio di portare un po’ di Napoli ad Asti ed ha parlato della sua gioia nel vedere che la lingua napoletana è apprezzata in tutta Italia, e ha sottolineato come questo gli permetta di esprimersi liberamente e al meglio.

Sotto il fotoracconto di Jacopo Tiraboschi. Per vedere le immagini ingrandite, cliccate sulla prima e scorrete con la freccia a lato.

 

 

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Gianluca Grignani in Tour

La sua voce fori campo spiegando “chi è” rock and roll e poi sale sul palco, lui e la sua chitarra, ed intona “La mia storia tra le dita”. E’ cominciato così il concerto di Gianluca Grignani “Living and rock and roll tour 2022”, giovedì 8 luglio 2022 ad AstiMusica in piazza Cattedrale ad Asti. Concerto che si è chiuso con Destinazione Paradiso e la Fabbrica di Plastica. A questo link le prossime date del tour.

Sotto il fotoracconto di Norberto Maccagno. Per ingrandire le foto cliccate sulla prima e poi scorrete con la freccia.

 

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Dalla metro al palcoscenico, ecco la Latin Vox Machine

La metropolitana – uno dei mezzi di trasporto più importanti di Buenos Aires – è stata teatro dell’incontro tra il musicista compositore e produttore venezuelano Omar Zambrano e un “corno” francese suonato un pomeriggio alla fermata Pueyrredón da un diciannovenne suo compatriota. Commosso dalla qualità e dalla bravura del ragazzo, che si stava guadagnando da vivere grazie alle offerte degli utenti della metropolitana, un’idea ha incominciato a ronzare nella testa del produttore compositore: riunire i musicisti venezuelani emigrati in Argentina.

L’idea era rischiosa e il terreno era sconosciuto, ma aveva un obiettivo chiaro, l’unione di musicisti professionisti nei ranghi corrispondenti al loro talento. Così ha scommesso sulla solidarietà, la fraternità e lo spirito combattivo che caratterizza la maggior parte dei venezuelani.

Grazie all’aiuto di Facebook, Zambrano ha convocato il maggior numero di musicisti per iniziare le audizioni. Molte persone, ansiose di sapere chi ci fosse dietro un progetto così ambizioso, si sono recate nella Sala d’Oro della Casa della Cultura del Governo di Buenos Aires.

È così che la Latin Vox Machine è nata e si è consolidata come progetto orchestrale e sinfonico nel 2017. L’orchestra ha iniziato con soli professionisti venezuelani, ma nel corso del tempo ha accolto musicisti di altre nazionalità fino a raggiungere 150 elementi. Cileni, colombiani, argentini, paraguaiani, ecuadoriani, uruguaiani, peruviani e siriani hanno trasformato la Latin Vox Machine in un’orchestra senza confini.

La qualità dell’orchestra è stata riconosciuta da diverse organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite (ONU), l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Insieme a tutti loro, i grandi palcoscenici della “Città della rabbia” (Buenos Aires) si sono inchinati al talento della Latin Vox Machine. Il Globo Theater, il Centro Culturale Kirchner, il Teatro Coliseo e il Centennial Park Amphitheater sono stati testimoni dei diversi concerti che LVM ha fornito alla comunità. Ora è la volta del grande “Teatro Opera”, dove artisti di fama mondiale mettono in mostra il loro talento da oltre 8 decenni.

Il “Natale senza frontiere” riunirà questa domenica quasi tremila immigrati venezuelani. In questo periodo dell’anno le emozioni corrono alte e per chi di noi è lontano da casa la nostalgia cresce. Latin Vox Machine farà del suo meglio per non farci sentire così lontani da casa in un recital pieno di musica venezuelana e caraibica. Chi vi scrive promette di fornirvi maggiori dettagli dopo il concerto, ma non posso promettere di non farmi scappare le lacrime agli occhi.

Secondo i dati dell’UNHCR in Venezuela, 4 milioni di persone sono emigrate, e secondo i dati del Servizio Migrazioni argentino, 180.000 venezuelani si trovano nel sud del Paese.

Testo e foto Sikiuk Mendez, traduzione Stefano Scherma

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Riflessioni, poesie e musica con Manuel Agnelli in Tour

Manuel Agnelli e Rodrigo d’Erasmo fanno tappa al Palco 19 di Asti con il loro tour “teatrale”.

Spazio perfetto per valorizzare una serata che vede protagonista la versione più intimista del frontman degli Afterhours, che propone oltre ai propri successi, cover ed omaggi a mostri sacri della musica internazionale.

Bruce Springsteen, Joy Division e Lou Reed guidano il pubblico fino ad una parte finale che non ti aspetti con cover di Lana Del Ray e Battisti.

Oltre la musica c’é spazio, anzi sono parte integranti dello spettacolo i momenti di reading, poesie e riflessioni proposte da Agnelli, che si rivela anche intrattenitore con racconti e siparietti della propria vita, che non fanno mai calare l’attenzione dello spettatore.

An evening with… un grande artista in versione padrone di casa, che accoglie amici ormai fedeli da oltre trent’anni.

A questo link le fotografie dell’evento ad uso editoriale.

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