Torino molla solo nel finale, vince l’Olimpia

Una Fiat Torino grintosa e pronta a giocarsela alla pari della prima della classe non è bastata per battere una Armani un po’ incerottata. Per il Torino l’assenza di DJ White si fa sentire, anche se è la serata di Mazzola, mentre dall’altra parte Sanders, Pascolo e McLean fanno la differenza. Da sottolineare come per alcuni minuti l’Armani ha schierato, insieme in quintetto, i suoi italiani Pascolo, Fontecchio, Abass e Cinciarini ed in un campionato monopolizzato dagli stranieri è sempre una buona notizia.

Una serata, in un Forum con molte zone vuote, che comincia con la celebrazione della vittoria della Coppa Italia con tanto di coreografia e discorso di Capitan Cinciarini interrotto molte volte dagli, inopportuni, fischi dei tifosi del Torino.

Partita combattuta fino a 2 minuti dalla fine quando Torino, sempre a ridosso del Milano e qualche volta anche davanti, butta via sotto canestro due possessi e si fa infilare in contropiede. Alla fine la differenza l’hanno fatta la precisione, peraltro neppure sbalorditiva, del Milano al tiro da tre e gli errori di Torino sotto canestro, anche se ai piemontesi va dato il merito di aver giocato il basket migliore.
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Nel basket mai dire è finita. A 2 secondi Torino beffata da Capo d’Orlando

Pioggia e freddo su Torino e doccia gelata all’interno del PalaRuffini. È stato questo l’epilogo dell’incontro tra Auxilium e Orlandina a cui il caldo pubblico gialloblù ha potuto assistere, terminato sul punteggio di 91 a 92.

Il killer della partita è stato uno degli indiziati meno accreditati, quel Vojislav Stojanovic, non ancora ventenne, che ha pensato di infilare l’unica tripla della sua serata a 2” e 70 dall’ultima sirena.

A nulla sono valsi gli ultimi due tentativi torinesi di impattare il risultato e così lo scontro diretto per la permanenza nelle zone di alta classifica ha visto prevalere i siciliani.

Occasione persa dalla Fiat che grazie ad una partenza brillante si è trovata a condurre anche di 15 lunghezze sospinta dai soliti White e Washington e da un Poeta in netta ripresa dopo l’infortunio.

All’esuberanza atletica dei piemontesi, i giocatori della Betaland hanno però contrapposto una buona organizzazione, fisicità nel pitturato, un Ivanovic lucido in regia e un Drake Diener in versione highlander, ottimo collante della squadra oltre che mortifero realizzatore dall’arco (15/33 di squadra).

I volti delusi a fine partita fanno intendere che con maggiore attenzione in difesa e un po’di cinismo in attacco, l’Auxilium poteva far suo il match e mantenere una posizione in classifica anche se insperata ad inizio stagione, sicuramente meritata analizzando il rendimento degli ultimi mesi.

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