Immagini di vitalità per le vie di Tunisi

Una giovane Tunisi vive all’aperto, fino a tarda notte, nell’aria mite di una giornata di novembre. I caffè e i ristoranti da strada sono animati e chiassosi. Verso il tramonto, per una dozzina di minuti, i passeri tra i rami degli alberi di Avenue Bourghiba coprono ogni altro rumore con il loro intenso vociare. Il frastuono cessa improvvisamente, e dopo qualche istante il silenzio viene subito riempito dal brusio dei clienti dei bar intenti a sorseggiare caffè o the alla menta al termine della giornata di lavoro.

Nei suk della Medina così come nei negozi che espongono le merci all’aperto nel quartiere coloniale Francese sono spariti quasi completamente i turisti.

Alla rivoluzione del 14 gennaio 2011, mi racconta un taxista in perfetto italiano, sono seguiti momenti difficili . Gli attentati al museo del Bardo e alla spiaggia di Sousse, con la morte di numerosi turisti hanno cancellato il paese dalle rotte delle crociere contribuendo a mettere in ginocchio l’economia Tunisina.

Le foto che vedi le ho scattate con un Nikon 5500 con focale 28 mm . Ripresa con la tecnica del jib arm secondo Glenn Capers.

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La Londra di sotto, che spettacolo per la streetphoto. Impossibile non innamorarsi

La mia passione per Londra risale a qualche anno fa, quando la mia ex ragazza mi propose di andare con lei a trovare degli zii, che vivevano a Londra appunto, per Natale. Inutile dire che accettai subito; ma non la cosa non avvenne ci separammo prima. Da allora Londra era ovunque: un film, un fumetto, la pubblicità di un sito di viaggi mostrava quanto fosse concorrenziale il volo Milano-Londra e così via.

Così, quest’anno, io e la mia ragazza (diversa dalla precedente per fortuna!), decidiamo di fare un viaggio a Londra!

Con queste fotografie ho voluto raccontare la Londra che mi ha affascinato. La Londra che respira e vive sotto la scorza di palazzi e strade ricolme di auto, taxi e autobus a due piani. La Londra della metropolitana o Underground o come la chiamano alcuni “The Tube”.

402 km di rotaie, 11 linee, 270 stazioni. Una città sotto la città dove ogni anni passano 28 milioni di persone. Una Londra fatta di artisti di strada, le cui note riecheggiano per i corridoi sotterranei in cambio di qualche spicciolo, di persone che si muovo invisibili e indifferenti, perse nei pensieri e nelle preoccupazioni delle giornate che non vogliono finire. Una Londra sotterranea dove c’è chi aspetta l’arrivo di un treno e chi corre mentre perde la coincidenza con quello successivo. Dove i segnali con scritto “way out” ti salvano la vita indicandoti l’uscita.

Mi sono innamorato di Londra sia quella di sopra che quella di sotto, non so come ma è successo, ma sono contento che sia successo

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