Palio e Sagre, le immagini del settembre astigiano

La prima domenica il Palio con la sua sfilata storica e la spettacolare corsa in piazza, poi la settimana successiva il Festival delle Sagre con il più grande ristorante d’Europa allestito in piazza e la sfilata dei figuranti per riportare in vita storie e tradizioni contadine di un tempo.

Il settembre astigiano è un insieme di emozioni per il gusto e per la vista.

Sotto il nostro fotoracconto dei due eventi. Su Fotox.it centinaia di altre foto che potete scaricare o farle stampare.

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A spasso tra i caldi colori dell’ocra

Se le vostre vacanze vi portano in Provenza (Francia), c’è un paesino che non dovete perdervi: Roussillon.

Arroccato su di una collina è famoso per il suo “Sentiero delle Ocre”, dove il colore forte delle rocce contrasta con il verde degli alberi ed il celo azzurro della Provenza.

Le rocce per certi versi ricordano il Moab dello Utah o il Brice Canyon, anche se lo spazio è decisamente più “ristretto”.  

Due i sentieri da percorrere a piedi tracciati, ben segnalati e fattibili anche con bambini, uno da 30 minuti e uno da 60 minuti (ma i tempi indicati sono molto generosi) che vi porteranno nel cuore del parco ammirandone i colori e le forme delle rocce e della vegetazione.

Infine, uscendo dal parco, un giro per le vie stette del paesino e lo sguardo sulla valle dalla sommità della piazza del paese è d’obbligo.

A questo link il sito ufficiale.

Sotto il nostro fotoracconto.

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A Berlino, passeggiando tra i blocchi per non dimenticare

2.711 blocchi di cemento rettangolari, di dimensione diversa, sistemati a griglia in modo da sembrare bare, che formano un labirinto i cui stretti corridoi dal fondo “ondulanto”, sono a simbolo della condizione degli ebrei durante il periodo raziale.

E’ il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, o memoriale dell’Olocausto, e come molti dei luoghi di ricordo a Berlino è sobrio, non retorico, dove la pesantezza del ricordo riesce ad essere anche leggera.

Il monumento si trova nel quartiere di Mitte (un tempo era la terra di nessuno tra i due lati del Muro) circondato da un parco, palazzi, ed a nord dall’ambasciata USA e poco più avanti la Porta di Brandeburgo ed il palazzo del Governo.

L’area, di circa 20 mila metri quadrati, è sempre aperta in modo che si possa vivere: unico limite (spesso disatteso) non salire sui blocchi. Sotto l’area un “Centro di documentazione” che raccoglie le storie e testimonianze delle famiglie vittime dell’Olocausto in Europa.

All’uscita, uno scritto di Primo Levi ammonisce ricordando che quanto è successo, può succedere di nuovo.

 

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Boca Vs River. La partita vissuta nel covo dei tifosi del Boca

Dopo i disordini avvenuti all’esterno dello stadio River Palte a Buenos Aires, la finale del più importante torneo del calcio sudamericano (la Copa Libertadores) tra River Plate e Boca Juniors, le due maggiori squadre di Buenos Aires, si è giocata in Spagna, a Madrid.

3 a 1 il risultato finale per il River Plate che si aggiudica il trofeo.

Stefano Scherma ha visto la partita in un bar “culto”, nel quartiere della Boca all’interno del “ribeira sul”, un prolungamento dello stadio “la bomboniera” in cui si radunano “xeneises”, i tifosi del Boca junior. Un bar in cui i frequentatori più che tifosi sono degli attivisti del tifo.

Sotto il fotoracconto delle emozioni e la delusione dei tifosi.

 

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I volti di New York

Nessun posto al mondo è paragonabile a New York perchè New York ha dentro di sè l’anima di tutti i posti del mondo.
Siamo abituati a visitare città ed ammirarne i monumenti, le costruzioni, le opere d’arte, ma ciò che rende unica questa città non sono i grattacieli, non sono i taxi gialli, i ponti e nemmeno la Statua della Libertà.

New York è una metropoli enorme, milioni di strade che si intrecciano ordinate, e appena arrivi a Manhattan e sali i gradini della metropolitana riesci solo a guardare in aria e a sentirti dentro un film.

È solo alla fine del tuo viaggio che ti rendi conto di non aver visitato una città bensì di aver incontrato la vita negli occhi di chi la città la vive.

Hai camminato per chilometri ascoltando decine di lingue diverse, hai guardato facce provenienti da tutto il mondo, sfiorato per sbaglio pelle di un colore diverso dal tuo.

Ti sei stupito di fronte a cose che fino ad un attimo prima reputavi strane e che invece tra la gente di New York appaiono del tutto normali.

Hai visto artisti, lavoratori, turisti convivere in un’armonia magica.

Hai trascorso ore che sembravano secondi nella corsa della città che non dorme mai ed attimi eterni.

Hai assaggiato sapori di tutti i Paesi, sentito l’odore della pioggia rabbrividendo ed il sole ti ha scaldato mentre stavi disteso su un prato a Central Park.

Hai conosciuto che cos’è la libertà.

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