Santa Maria Nuova vince il Palio di Asti 2023

Il borgo Santa Maria Nuova con il fantino Federico Arri, noto come Ares insieme al cavallo Ambra da Clodia, ha visto l’edizione 2023 del Palio di Asti.

Il Palio di Asti è una delle più antiche e affascinanti manifestazioni storiche italiane. Per tutta la settimana precedente la corsa, Asti vive il suo Palio con eventi, manifestazioni e le cene propinatrici.

La domenica del Palio in ogni rione, come da tradizione, vive la cerimonia della benedizione del cavallo e del fantino, l’esibizione degli sbandieratori e l’affascinante corteo storico, il più grande d’Italia, con 1200 figuranti. I costumi, fedeli riproduzioni d’epoca, sono opera di sartorie teatrali e si ispirano a dipinti e affreschi di età medievale.

La corsa si è svolta su un percorso appositamente preparato di 450 metri in Piazza Alfieri. Alle 16, il Capitano del Palio ha chiesto al Sindaco “Licenza di correre il Palio” e il Sindaco la ha concessa. A seguire il Mossiere, ha dato il via alla prima delle tre batterie1. Alle ore 18 si è corsa la finale a nove per l’assegnazione del Palio.

Sotto il fotoracconto di Alessandro Tiraboschi. Per vedere le immagini ingrandite, cliccate sulla prima e scorrete con la freccia a lato.

 

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Palio di Asti, a San Lazzaro l’edizione numero 50

E’ il Palio più antico d’Italia (almeno così gli astigiani sostengono), la prima edizione sembra sia stata corsa nel 1275 ma è dal 1929 che il Palio di Asti comincia la sua vita così come la conosciamo oggi, anche se a fasi alterne. Quest’anno si è festeggiata l’edizione numero 50 che ha anche coinciso con la prima volta della corsa senza i cavalli purosangue.

Una festa che coinvolge tutta la città già nelle sere precedenti con la gara tra gli sbandieratori dei vari rioni e le cene propiziartici. La corsa che si apre con lo spettacolare corteo storico per le vie del centro storico che percorre poi la pista allestita nella centrale piazza Alfieri.

Ad aggiudicarsi il Pallio 2017, il drappo realizzato quest’anno dall’artista Giorgio Ramella raffigurante l’immagine di un cavallo dipinto in modo libero per dare l’idea della velocità, è stato il rione San Lazzaro con il fantino Giuseppe Zedde, detto Gingillo. Secondo posto per il rione San Martino San Rocco, terzo il borgo Torretta. Il rione San Lazzaro, quartiere alla periferia della città, uno dei più attivi per tenere viva la tradizione, con la vittoria di quest’anno raggiunge quota 6 diventando il rione cittadino più “titolato”.

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