E’ il Palio più antico d’Italia (almeno così gli astigiani sostengono), la prima edizione sembra sia stata corsa nel 1275 ma è dal 1929 che il Palio di Asti comincia la sua vita così come la conosciamo oggi, anche se a fasi alterne. Quest’anno si è festeggiata l’edizione numero 50 che ha anche coinciso con la prima volta della corsa senza i cavalli purosangue.

Una festa che coinvolge tutta la città già nelle sere precedenti con la gara tra gli sbandieratori dei vari rioni e le cene propiziartici. La corsa che si apre con lo spettacolare corteo storico per le vie del centro storico che percorre poi la pista allestita nella centrale piazza Alfieri.

Ad aggiudicarsi il Pallio 2017, il drappo realizzato quest’anno dall’artista Giorgio Ramella raffigurante l’immagine di un cavallo dipinto in modo libero per dare l’idea della velocità, è stato il rione San Lazzaro con il fantino Giuseppe Zedde, detto Gingillo. Secondo posto per il rione San Martino San Rocco, terzo il borgo Torretta. Il rione San Lazzaro, quartiere alla periferia della città, uno dei più attivi per tenere viva la tradizione, con la vittoria di quest’anno raggiunge quota 6 diventando il rione cittadino più “titolato”.

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