A livello fotografico, il momento più creativo è certamente quello della sommersione dei campi con l’acqua, in primavera, che trasforma la pianura del vercellese in un “mare a quadretti”. Perché il riso per crescere necessita di essere sommerso dall’acqua anche se il periodo di siccità che in questi anni interessa sempre più seriamente il Piemonte, sta portando ad utilizzare sempre più spesso la semina “a secco”.

Ma la coltivazione del riso è una attività che impegna quasi tutti i 12 mesi con un rallentamento solo nel periodo invernale modificando in continuo il paesaggio.

Principalmente sono 4 le fasi: la sistemazione dei terreni, la semina, la fioritura e la maturazione, alla quale segue il raccolto.

Per un anno siamo andati nella pianura dei comuni di Trino vercellese, Crescentino e del principato di Lucelio, per raccontare per immagini le stagioni del riso, come il paesaggio cambia dalla preparazione dei terreni alla raccolta.

Sotto il fotoracconto di Norberto Maccagno. Per ingrandire l’immagine cliccate sulla prima e poi scorrete con la freccia.

 

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